Con l’aggravarsi della crisi aumentano gli italiani che si trovano in difficoltà a pagare l’affitto e cresce il numero degli sfratti per morosità. I dati del ministero dell’Interno sugli sfratti del 2012, ancora incompleti, disegnano una condizione di fortissimo disagio sociale. Su quasi 104 mila nuove sentenze di esecuzione di sfratto emesse, a fronte di 225mila richieste, circa 86 mila risultano per morosità. Un dato sostanzialmente in linea con quello del 2011. Ma in cinque anni, cioè da prima della crisi a oggi, gli sfratti per morosità sono aumentati del 74% (nel 2008 erano 33.893). Mentre crescono di oltre l’15% le richieste di esecuzione forzata con l’ufficiale giudiziario.
Nel 2012 gli sfratti per morosità sono stati l’87% del totale delle nuove sentenze emesse (contro l’85% del 2011). Molto limitati i casi di sfratto per cessata locazione (7.471) e ancora più limitati quelli per necessità del locatore, pari ad appena 832.
Situazione preoccupante. Di fronte alla quale la priorità è quella di dare una risposta riconoscendo ai morosi la stessa dignità dei mutuatari in difficoltà. Per questo, potrebbero essere utilizzate parte delle risorse destinate al social housing.