Bye bye posto fisso. Nell’arco di quattro anni, dal 2008 al 2012, le assunzioni con contratto a tempo indeterminato sono infatti crollate di 15 punti percentuali, passando dal (36%) al (25%). Di contro, cresce il tempo determinato: se gli avviamenti con questa tipologia contrattuale nel 2008 rappresentavano il 38% del totale delle assunzioni, l’anno scorso il contratto a termine valeva il 46% di tutti gli avviamenti.
Mentre l’apprendistato quasi si dimezza (dal 6,9% scende al 3,6%), il lavoro somministrato registra un aumento di 5 punti percentuali. Contratto che, insieme a quello a tempo determinato, evidenzia una crescente tendenza tra le aziende ad assumere «con prudenza», vista la situazione di mercato.
Anche le cessazioni sono diminuite, passando dal 3,9% dell’anno scorso (meno 2,6%). Dati che si possono leggere come un rallentamento generale del mercato del lavoro e che evidenziano come nel 2012 il saldo sia stato negativo