Nonostante le rassicurazioni del Ministro Lupi per il reimpiego dei circa 900 esuberi, nel confronto sulla situazione Alitalia continuiamo ad assistere a dinamiche di tavolo e di balletti sindacali che ci sembrano lontani anni luce dall’interesse dei lavoratori, soprattutto di coloro che stanno seriamente rischiando di perdere il loro posto di lavoro senza una minima prospettiva di ricollocazione.
I tavoli separati e le dinamiche interne ad ogni singolo tavolo stanno rendendo impraticabile un confronto serio, sprecando il tempo a nostra disposizione.
Ancora non siamo entrati nel merito di troppi aspetti fondamentali, tra i quali i criteri di salvaguardia dei posti di lavoro e quale sia lo strumento per ricollocare e riqualificare questo personale all’interno di una politica di riforma di un settore.