Aumentano le aziende di telefonia in crisi , con qualità del servizio che si è deteriorata nel tempo , con condizioni di sicurezza sempre più flebili , procurando danni enormi ed arretramenti eclatanti.
Ancora una volta a pagare sono i lavoratori del settore, ALPITEL intervenga per sanare i debiti” Duro attacco di MARIO BARLETTA di A.S.La COBAS Torino, che oggi ha incontrato una delegazione di Lavoratori, nei confronti della Società Alpitel, che si occupa, per conto della Telecom Italia fino al 31 dicembre 2015, delle attività di manutenzione della rete telefonica in Provincia di Savona.
“La Alpitel , Società di Nucetto (Cuneo) che già opera in altri territori, , ha deciso di affidare in sub appalto determinate attività in alcune zone della Provincia a due imprese piemontesi la IDRA di Magliano d’alpi e la Dial di Beinasco(TO)”.
L’Alpitel e le due aziende di sub appalto si erano impegnate , che:”ogni assunzione deve essere fatta tenendo conto dei lavoratori della Ciet Impianti che ha cessato l’attività a Savona lo scorso 2010 e si devono garantire standart di sicurezza e contrattuali ben precisi”.
“Purtroppo, prosegue MARIO BARLETTA di A.S.La COBAS Torino, ad oggi, dopo pochi mesi di attività o, non ha garantito nessuna di questi punti fondamentali , in primis non erogando retribuzioni ad alcuni lavoratori (maggio , giugno , luglio, agosto, settembre e ottobre). La Alpitel che è l’impresa primaria di appalti , è il soggetto che ha affidato le attività alla Dial, quindi ne è responsabile e deve rispondere in solido di tutto ciò che rigurada le società di sub appalto, stipendi compresi”.
“E’ necessario che direttamente la Telecom, intervenga su tale situazione, con l’obbiettivo di ripristinare al più presto le problematiche che storicamente scaturiscono quando la scelta è quella di affidare attività a sub appaltatori che si improvvisano imprenditori, in un settore altamente innovativo e tecnologicamente avanzato come quello delle telecomunicazioni. Contrariamente a Dial , l’altra Società la Idra di Magliano d’alpi si è dimostrata fino ad ora molto seria e determinata nel voler continuare le attività nel nostro territorio pur in una condizione generale del settore disastrosa”.