La trattativa è avviata, oggi l’amministratore delegato dela CMA SRL, Tommaso Vincentini, ha convocato i rapprsentanti dell’A.S.La COBAS e una delegazione di Lavoratori , per individuare una soluzione congiunta per il pagamento degli stipendi.
L’azienda lamenta il mancato pagamento di fatture, da parte di aziende clienti, pubbliche e private, (tra queste l’ACEA e l’ENEL),per un importo di un milione e trecentomilaeuro, che ha impedito il pagamento delle mensilità ai dipendenti.
In queste ora si sta aprendo un positivo spiraglio, hanno commentato Franco Massaro e Salvatore Ascione dell’A.S.La COBAS provinciale , nel loro intervento all’assemblea con i lavoratori in presidio permanente fuori i cancelli aziendali, avvenuta dopo l’incontro con l’azienda.
L’A.S.La COBAS a chiesto all’azienda di produrre un piano industriale che preveda il rientro degli stipendi nel piu’ breve tempo possibile.
L’azienda ha dato la disponibilità a pagare gli stipendi (in forma rateale), e le rassicurazioni sul piano industriale.
Domani alle 10.30 vi sarà un nuovo incontro tra le parti, dopodichè sarnno le maestranze a decidere in assemblea se accettare un piano di rientro rateizzato o continuare a scioperare a oltranza.
Con il via libera al pagamento degli stipendi (seppur rateizzato) e le aperture sul piano industriale da parte di CMA oggi c’è una base nuova per sviluppare il confronto» anche se «i problemi restano tutti».
Domani – c’è la trattativa con l’azienda, subuto dopo l’assemblea con i lavoratori per decidere cosa c’è da fare».
I lavoratori sono in ansia fuori ai cancelli aziendali perché le voci filtrate hanno creato un po’ di tensione. C’è un solo grido: «Rispetto, rispetto».
La CMA pagherà lo stipendio di settembre 2014 entro martedi’ prossimo.
Nel frattempo resta comunque confermato lo sciopero fino a chiusura della trattativa che potrebbe sfociare in un accordo o in un mancato accordo.
Il Nostro auspicio è che la ripresa della trattativa di domani porti ad una risoluzione della vertenza e la messa in campo di tutte le opzioni possibili per tutelare e rilanciare una produzione che è un’eccellenza per l’Italia e per l’Europa
Domani dovremo dimostrare tutti che è nostro impegno precipuo lavorare per ridare una speranza e una prospettiva sul futuro ai lavoratori e alle famiglie che su questa vertenza stanno pagando troppo, in termini di ansia, delusione, stress psicologico ed economico. Ci auguriamo dunque che tutte le parti in causa, per prima l’azienda, mettano sul tavolo tutta la buona volontà e la disponibilità ad arrivare ad una soluzione positiva e condivisa.
Liliana Errante
Segreteria Provinciale di Frosinone A.S.La COBAS