L’Inps ha pubblicato disposizioni e criteri per poter accedere al Bonus Bebè 2013, secondo quanto previsto dalla Legge nr. 92/2012, meglio nota come “Riforma Fornero”. La distribuzione dei nuovi Bonus è limitata al triennio 2013-2015 e, quindi, non è detto che, dopo il 2015, venga riconfermata. I benefici previsti hanno una durata di 6 mesi al massimo e possono essere utilizzati per pagare esclusivamente l’asilo nido o la baby sitter.
Il Bonus Bebè 2013 vale 300 euro mensili, è suddivisibile solo per frazioni mensili intere e viene erogato solo in alternativa al congedo parentale, al quale bisogna rinunciare esplicitamente. Il Bonus non è destinato a tutte le mamme, ma solo a quelle che hanno terminato il congedo di maternità obbligatorio. E’ valido anche per le lavoratrici dipendenti Inps e per le iscritte alla Gestione separata (per queste ultime, però, il bonus vale solo tre mesi) e per le libere professioniste.
Mentre sono escluse le lavoratrici autonome iscritte ad altri tipi di gestioni, tutte le lavoratrici che usufruiscono dell’esenzione totale dal pagamento dei servizi per l’infanzia pubblici (o dei servizi privati convenzionati) e quelle che usufruiscono dei benefici previsti dal Fondo per i diritti e le pari opportunità.
Il bonus di 300 euro mensili si può sfruttare solo per i seguenti acquisiti: servizi di baby sitting o, in generale, servizi all’infanzia erogati da enti pubblici o privati accreditati, cioè per pagare l’asilo nido. Per chi ha scelto l’asilo nido, l’importo di 300 euro sarà versato direttamente alla struttura frequentata dal bambino. Per chi sceglie il baby sitting, il bonus verrà erogato in “buoni lavoro” o “voucher”, che la baby sitter incasserà direttamente.
Il Bonus Bebè, inoltre, si può richiedere sia per i figli già nati, sia per quelli la cui data del parto è prevista entro i 4 mesi successivi alla scadenza del termine previsto dall’Inps per presentare domanda. E si può richiedere anche per più figli.
La domanda si può compilare direttamente sul sito dell’Inps, previa richiesta all’ente stesso di un codice Pin di accesso. Nella domanda di richiesta del Bonus bisogna indicare per quale servizio si desidera fruire del bonus bebè: la baby sitter o l’asilo nido. Se si sceglie la seconda opzione, è necessario indicare la struttura alla quale il bimbo è stato iscritto e tale struttura dev’essere inclusa nell’elenco pubblicato online dall’Inps. Nel modulo si deve indicare anche il numero di mesi per i quali si intende sfruttare il beneficio e si deve dichiarare di aver presentato una Dichiarazione Isee valida.
L’Inps, infine, stilerà una graduatoria che terrà conto dell’Isee e che sarà pubblicata sul sito istituzionale. I fondi destinati al Bonus Bebè, infatti, sono limitati a 20 milioni di euro all’anno. Per chi volesse maggiori informazioni, le disposizioni dettagliate sono contenute nella Circolare nr. 47/2013, già disponibile sul sito istituzionale dell’Inps.