Si è tenuto Lunedi ’12 gennaio, presso il Tribunale Spagnolo di Oviedo, il processo a carico di cinque minatori asturiani della Miniera di Cerredo.
Sono accusati di aver aggredito un ingegnere tecnico nel corso di un incidente che ha provocato un grave infortunio sul lavoro in cui 10 minatori sono stati coinvolti e 3 di loro sono stati bloccati.
Le azioni sconsiderate e ingiustificate del capo della società in quel momento (utilizzando esplosivi a scopo di estorsione) stava per uccidere i tre minatori che sono stati bloccati.
Come sottolineato da molti lavoratori erano presenti … “I nostri colleghi non hanno attaccato nessuno, ha montato un vero e proprio film, con questo caso è hanno messo in moto una strategia per placare la lotta dei lavoratori.
Anzichè indagare sul grave incidente sul lavoro, sia l’azienda e la Guardia Civil, uno dei quali ha sparato colpi in aria,hanno deciso di caricare senza motivazioni valida i lavoratori che protestavano contro la grave carenza di sicurezza sul lavoro.
Per solidarietà si è tenuta una manifestazione davanti alle porte del Tribunale di Oviedo, tra gli altri, hanno partecipato i lavoratori e gli attivisti di vari gruppi, compresa una delegazione di A.S.La COBAS dall’Italia, principalmente membri dell’Associazione flusso Sinistra .
Da Madrid è arrivata una delegazione dell’Unione Co.bas,per portare solidarietà e affermare che si tratta di un nuovo “giudizio esemplare”, dove si tenta di criminalizzare il diritto di lottare
Va sottolineato infine e, purtroppo, che, anche se i cinque minatori accusati due appartengono a CCOO e due alla SOMA-UGT (la quinta parte del CSI), né CCOO e UGT erano presenti.