Da una indagine dell’A.S.La COBAS di Cassino, condotta su circa 500 pensionati, ex dipendenti FIAT di Piedimonte San Germano, collocati in pensione dal 2002 al 2012, è emerso che il 60% di questi erano vittima di errore di calcolo da parte dell’INPS nella somma accreditata a titolo di pensione.
Infatti attraverso una revisione contabile, è emerso che nei contributi figurativi dovuti per i periodi di cassa integrazione ordinaria o straordinaria, effettuata dalla FIAT nell’ultimo decennio, non sono state considerate la tredicesima e il premio di risultato aziendale, nonché il valore dell’indennità sostitutiva delle ferie non godute alla fine del rapporto di lavoro.
Secondo l’interpretazione degli esperti dell’A.S.La COBAS , come previsto dall’art. 8 della legge 151 del 1981, invece, questi importi dovevano essere considerati nell’ammontare alla base di calcolo della retribuzione pensionabile.
Il Nostro convincimento trova conforto in due sentenze della corte di Cassazione: la prima è del 2004, l’ultima del 2010.
Gli arretrati spettanti agli ex dipendenti fiat vanno da una decina di euro al mese fino a più di un centinaio. Dipende dai casi. Senza considerare gli arretrati, che possono raggiungere cifre a tre zeri: 5mila, 10mila, 15mila euro. Soldi freschi potrebbero per finire nelle tasche di molti pensionati del Cassinate.
E non finisce qui, perché altri pensionati ex FIAT , che negli ultimi dieci anni di lavoro hanno trascorso un periodo in malattia o di infortuno, possono presentare domanda per la rivalutazione del proprio assegno mensile.
L’A.S.La COBAS di Cassino , con l’aiuto di consulenti e commercialisti, che collaborano con l’Associazione, è a disposizione del lunedi’ al venerdi’ dalla 10 alle 12, presso la sede di Cassino in Piazza Garibaldi per dare assistenza a tutti quei Lavoratori provenienti dalla Fiat e dall’indotto, oggi in pensione, che ne fanno richiesta.
A.S.La COBAS CASSINO