Sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 16 dicembre 2013 è stato finalmene pubblicato il decreto interministeriale (Lavoro ed Economia) n.76353 del 16 ottobre 2013, con il quale è stato prolungato l’intervento di tutela del reddito per l’anno 2013 per i lavoratori che non sono riusciti a rientrare nella lotteria dei 10.000 prevista dall’articolo 12, comma 5, della legge 122 del 2010 (salvaguardia dalla finestre mobili o a scorrimento).
Il decreto prevede il prolungamento dell’intervento di tutela del reddito, con esclusione della contribuzione figurativa, per 7.888 lavoratori,”tutti cessati dal servizio entro la data del 30 aprile 2010” per una spesa complessiva pari a euro 63.436.009,00.
Ricordiamo che la norma di legge non parlava di cessazione del rapporto di lavoro entro il 30 aprile 2010, ma di lavoratori collocati in mobilità ordinaria o in mobilità lunga in base ad accordi sindacali stipulati anteriormente alla data del 30 aprile 2010, quindi la data indicata si riferiva esclusivamente alla sottoscrizione degli accordi indipendentemente dal fatto che i lavoratori fossero posti successivamente in mobilità.
E’ del tutto evidente che tale data è stata inserita per ridurre la platea dei beneficiari lasciando i lavoratori del Nord e del Centro che sono cessati dal lavoro successivamente al 30 aprile 2010 senza pensione e senza alcun sostegno economico. Per i lavoratori del Sud la mobilità dura quattro anni, quindi per loro il problema si porrà con l’anno 2014. La data, a dire il vero, era già stata inserita per la prima volta nel decreto n. 68225 del 2 ottobre 2012 (prolungamento del sostegno al reddito per l’anno 2012). Decreto che a suo tempo abbiamo subito contestato.
Il Ministro Giovannini era informato della questione ed avrebbe dovuto porvi rimedio. Ancora una volta come sempre invece ha prevalso il parere del Ministero dell’Economia.
Inoltre,il decreto contiene un’altra amara sorpresa. Anche chi riuscirà ad ottenere il prolungamento non sarà accompagnato fino alla decorrenza della pensione: avrà il prolungamento del sostegno al reddito esclusivamente fino al 31 dicembre 2013. Finora non è mai stato così: chi riusciva ad avere il prolungamento lo manteneva anche nell’anno successivo fino alla corresponsione della pensione. Ancora una volta si colpiscono i lavoratori salvaguardati imponendo vincoli non previsti dalla legge.
Interverremo di nuovo presso il Ministro Giovannini e presso le Commissioni parlamentari per sollevare la questione e per far modificare il decreto, precisando che il mantenimento della data incriminata produrrà un notevole contenzioso.
Al momento attuale l’INPS non ha predisposto alcun messaggio alle sue sedi territoriali con le indicazioni operative.
Allegati:
Decreto_prolungamento_sostegno_al_reddito.2013.pdf