Il ritardato pagamento, da parte della Regione Lazio, delle somme spettanti ai lavoratori per la mobilità in deroga da gennaio 2013, rischia di innescare forti tensioni sociali!

La gravità della condotta della Politica Nazionale e Regionale, improntata ad incertezza e inutile attendismo, aggrava la situazione già precaria di circa  10 mila  lavoratori del Cassinate che  aspettano il pagamento degli ammortizzatori sociali per sopravvivere.

Nel frattempo aumenta nel Cassinate il ricorso delle aziende alla cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) nel primo trimestre 2013.

Infatti al 31.3.2013 le ore autorizzate di Cig sono oltre  700 mila, rispetto alle 400 mila ore dello stesso trimestre dell’anno scorso. Sono quindi  600mila ore in più autorizzate a marzo di quest’anno (dati Inps).

In particolare  cassa in deroga. Nell’ultimo mese, infatti, rispetto a febbraio 2013 cala la cassa ordinaria, ma aumenta sia la deroga che la straordinaria, un dato questo in controtendenza rispetto al dato regionale, dove si assiste invece ad un calo del ricorso alla deroga.

Il continuo e massiccio ricorso alla cassa in deroga conferma il persistere di una situazione di crisi trasversale alle piccole e medie aziende così come alle grandi, che avendo esaurito gli ammortizzatori standard fanno ricorso anche all’ulteriore utilizzo della cassa in deroga.

Le risorse stanziate dal Governo per la cassa in deroga coprono però ancora pochi mesi, al massimo sino a giugno, ed è perciò urgente lo sblocco di ulteriori risorse per rifinanziare questo ammortizzatore sociale.

A questo scopo A.S.La COBAS CASSINO ha scritto una accorata istanza ai Leader dei tre principali partiti parlamentari, Bersani, Berlusconi e Grillo, per rivendicare adeguati finanziamenti per gli ammortizzatori in deroga. Serve almeno un miliardo di euro, cifra non impossibile per il bilancio dello Stato.

In base alle domande presentate dagli sportelli del Patronato ENASC , convenzionato con l’A.S.La COBAS, nel Cassinate  sono in aumento nel primo trimestre di quest’anno rispetto al primo trimestre 2012, le richieste di indennità di disoccupazione e indennità di mobilità.

Nel trimestre gennaio-marzo 2013 sono quasi 2.600 le domande di disoccupazione ordinaria-mobilità e di Aspi/mini Aspi (il nuovo ammortizzatore introdotto dal 1 gennaio 2013 con la riforma Fornero). Nello stesso periodo 2012 erano 1600 le domande presentate.

Il mix tra massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali e aumento della disoccupazione  disegnano il quadro di un territorio che sta scivolando sempre più verso aumenti delle povertà inediti per il nostro territorio e che la crisi ha ormai assunto caratteri strutturali, più che un fenomeno passeggero.

Bisogna perciò agire in fretta per evitare che il disagio economico si trasformi in disagio sociale: individuando risorse, pubbliche e private, da investire sulla creazione di nuovi posti di lavoro, salvando i posti di lavoro con la proroga ed il rifinanziamento della cassa integrazione, investendo su un sistema formativo pubblico (scuola e università) di qualità.

In questo quadro economico-sociale, è grave il permanere di una situazione di stallo politico e la mancanza di un Governo che possa intervenire in modo deciso per invertire la tendenza.

I lavoratori, le famiglie e i pensionati, e i giovani hanno bisogno di risposte concrete e urgenti.

A.S.La COBAS CASSINO