Lavorare nell’Unione Europea

Entrare negli organici dell’Unione Europea è diventato più semplice.

Lo scorso marzo 2010 sono state riformate le procedure di selezione del personale permanente: gli iter saranno meno articolati, più brevi e più frequenti e acquisterà importanza la valutazione delle competenze. Lavorare nell'Unione Europea

Chi desidera ricoprire un ruolo di amministratore, assistente, interprete o traduttore a Bruxelles potrà contare sull’apertura di concorsi annuali.
Le selezioni, gestite da una commissione giudicatrice incaricata di valutare attitudini e competenze dei candidati, saranno articolate in due fasi:
– una prima prova di ammissione svolta mediante un test al computer che metterà alla prova le capacità cognitive (ragionamento verbale, numerico e astratto) e la capacità di giudicare le situazioni, nonché le competenze professionali e linguistiche;
– una serie di prove pratiche durante le quali i candidati dovranno dimostrare le loro competenze professionali in situazioni concrete. Saranno proposti degli esercizi per mettere alla prova le capacità richieste, ciascuna delle quali verrà valutata almeno due volte.

I candidati che avranno superato le prove di valutazione saranno iscritti in un elenco di riserva, ossia nella banca dati dei vincitori di concorsi, all’interno del quale le istituzioni dell’UE sceglieranno chi assumere.

LE COMPETENZE RICHIESTE
In particolare, sono state individuate sette competenze giudicate le più importanti per chi lavora nelle istituzioni europee, sulla base delle quali saranno strutturate le nuove procedure di selezione:
– capacità di analizzare e risolvere problemi: individuare gli elementi di rilievo in problemi complessi e trovare soluzioni creative e realizzabili;
– senso della comunicazione: comunicare con chiarezza e precisione, oralmente e per iscritto;
– capacità di produrre risultati di qualità: assumere le proprie responsabilità e prendere le iniziative necessarie per effettuare prestazioni di alta qualità secondo le procedure stabilite;
– capacità di apprendimento e perfezionamento: potenziare e migliorare le proprie attitudini e la conoscenza dell’organizzazione e del suo ambiente;
– senso delle priorità e dell’organizzazione: determinare il grado di priorità dei compiti più importanti, agire con flessibilità e organizzare con efficacia il proprio carico di lavoro;
– assiduità e pacatezza: mantenere la propria efficienza quando il carico di lavoro è elevato, gestire positivamente le frustrazioni organizzative e adattarsi a un ambiente di lavoro in mutazione;
– disponibilità a collaborare: lavorare in collaborazione con altri all’interno di un gruppo e in forma trasversale, rispettando le differenze tra gli individui.

Per maggiori informazioni:
visita il sito dell’Ufficio europeo di selezione del personale.

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