Luigi Perduti, della Segreteria Nazionale, ha incontrato oggi una delegazione dei 900 lavoratori di Italia Lavoro S.P.A, agenzia del Ministero del lavoro che si occupa di interventi rivolti alle fasce deboli del mercato del lavoro e gestisce per conto del ministero progetti di politica attiva del lavoro rivolti a giovani, donne, disoccupati , messi a casa dalla fine di marzo.
900 lavoratori precari dipendenti di Italia Lavoro dal primo aprile si sono uniti alla vasta schiera dei disoccupati italiani. Ma capite il paradosso? Il traghetto che dovrebbe gettare i salvagenti ai giovani precari, donne discriminate, ex lavoratori e pieno di falle al suo interno e rischia di affondare. Colui che dovrebbe aiutarea bisogno di essere a sua volta aiutato.
Praticamente ci troviamo nella seguente situazione. Ci vogliono delle politiche attive per l’occupazione per i dipendenti precari dellaAgenzia Italia Lavoro, ma chi le gestirà queste politiche attive,Italia lavoro stessa? Certo, al di là della propaganda di questi giorni legata alla riforma del mercato del lavoro, le prospettive non sono rosee.
I Centri per l’impiego sono delle strutture morte, ormai esistono per una pura rappresentanza simbolica dell’istituzione pubblica. Sono presenti unicamente per far sentire l’apparente vicinanza delle istituzioni locali e nazionali ai cittadini che cercano una occupazione.
I Centri del lavoro, da anni invece continuano a progettare corsi per analfabeti del tipo: Come trovare lavoro con linkedin e facebookoppure Come presentarsi in un colloquio di selezione ecc, mi domando quanto realisticamente contribuiscono a innalzare l’indice occupazionale? Non sono politiche attive del lavoro, ma semplicemente momentanee distrazioni di una massa di individui sfiduciata e anche arrabbiata.
Ti iscrivi alle liste di disoccupazione presso i Centri per l’impiego ma nel corso di un anno non vieni chiamato una sola volta. E più probabile che la Nasa ti sorteggia per una missione di sola andata per il pianeta Marte. Ma ora il JOB ACTS cambia tutto, il presidente della Repubblica Mattarella ha detto che la “crisi è quasi finita” o meglio “stiamo uscendo dalla crisi” e visiterà il salone del libro, il nostro presidente della Repubblica dovrebbe visitare i Centri per l’impiego e qualche Call center per rendersi realisticamente conto della situazione drammatica di questo paese.