Nell’indifferenza del mondo, continuano a morire i bambini siriani

Su un letto di ospedale arriva un bambino in condizioni disperate. BAMBINI SIRIANIIl suo corpicino è pieno di sangue: è ferito alla testa, agli occhi, alle gambe, all’inguine, all’addome e ha anche un braccio rotto. I medici dell’ospedale da campo gli prestano le prime cure, ma la struttura è inadeguata ad affrontare un’emergenza simile e il quadro complessivo non lascia spazio alla speranza.

Poche ore dopo il bimbo ha smesso di soffrire. Ha chiuso per sempre i suoi occhi sanguinanti. Il suo cuoricino ha smesso di battere per sempre.

E’ spirato in silenzio e nel silenzio del mondo si è consumata la sua tragedia.

Il piccolo angelo è l’ennesima vittima dei bombardamenti sui quartieri residenziali.

E’ l’ennesima vittima di una macchina da guerra che non si arresta.

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