PENSIONI: non appena s’è innescata la “miccia”, qualcuno ha pensato bene di toglierla invece di accenderla.

Colpevole è la Corte dei Conti che ha dichiarato illegittimo il provvedimento di tassazione forzata per chi percepisce oltre 90 mila Euro all’anno di pensione.pensionato d'oro
Sulla “graticola” ci sono altre pensioni “speciali” che potrebbero subire il provvedimento, ma pure l’identica soluzione riservata ai pensionati d’oro. Il Decreto Legge 201 del 6 dicembre 2011 al comma 24 prevede un “contributo di solidarietà” a partire dal 1 gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2017 a carico dei Lavoratori iscritti ai Fondi Speciali (elettrici, telefonici, fondo volo, ex inpdai etc…) che hanno usufruito un miglior trattamento tra il retributivo e il contributivo.
Si tratterebbe di percepire in meno dall’1% sino al 5% per il periodo sopramenzionato. Il ricavato va a favore dell’equiparazione delle pensioni. E qui nasce l’inghippo. Sveliamolo in parole povere.
La Corte dei Conti ha detto NO al ridimensionamento delle pensioni d’oro. Come si pronuncerà con quei pensionati che non hanno pensioni d’oro, ma di certo godono di pensioni assai migliori della maggioranza dei lavoratori andati in quiescenza? I relativi sindacati sono in allarme, visto pure che la data del “contributo” è fissata e che dal 1 gennaio 2012 a oggi è passato più d’un anno.
Ciò che deve fare specie è il NO a chi percepisce una fortuna; il dubbio achi percepisce una buona pensione e… l’ostracismo nei confronti di tutti gli altri. Ma come la mettiamo coi vertici Inps e con le pensioni “truculente” che spazzano via la ricchezza e rendono “immorali” certe pensioni?
La moralizzazione avviene quando la gente, attraverso la pensione, vive decorosamente e chi ha pensioni oltre la decenza capisca che anche gli altri devono vivere. Il lusso e lo sfarzo non si acquisisce dalla pensione, ma dalla ricchezza del Lavoro. La Corte dei Conti, si ravveda!
Qui deve pronunciarsi Napolitano! Le pensioni sono derivate dai contributi dei Lavoratori. Se taluni Lavoratori hanno stipendi da capogiro, si moralizzino gli stipendi, impedendo alla Corte dei Conti di rendere illegittime le pensioni. Cominciamo da Mastrapasqua (Presidente Inps) e dal suo stipendio di 1.300.000 Euro per ogni anno. Se non lo fermano, quello lì percepirà una pensione di oltre 150 mila Euro all’anno e la Corte dei Conti gli darà ragione. Se invece percepisse 300.000 Euro l’anno,anche la pensione avrà una giusta “ricaduta” sul Bilancio Inps e la Corte dei Conti, approverà!

 

Questa voce è stata pubblicata in rassegna stampa, SERVIZI AI LAVORATORI e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.