Occorre che il Governo apra ai primi di settembre in vista della predisposizione della legge di stabilità un confronto con il sindacato sul tema delle Pensioni“. È questa la richiesta da parte delle organizzazioni sindacali dopo che il Governo Conte sembra più concentrato sul problema legato al taglio delle pensioni d’oro.
I deputati di Lega e Movimento 5 Stelle, infatti, hanno presentato un nuovo disegno di legge che stabilisce il taglio degli assegni oltre i 4 mila euro mensili (circa 80 mila euro lordi), nella misura del 10-20%; una misura che interessa circa 190 mila pensionati e volta a reperire almeno 500 milioni di euro all’anno.
Ciò, continua a preoccupare tutti i Sindacati visto che, l’esecutivo non ha più saputo dare nessuna risposta per quanto riguarda il famigerato tema legato alla quota 100 che dovrebbe portare al superamento definitivo della precedente Riforma Fornero.
Quota 100 meno vantaggiosa dell’Ape
È questo il motivo che induce Mario Durante dell’A.S.La COBAS a chiedere un confronto con il Governo al fine di discutere gli argomenti principali da inserire in Legge di Stabilità. Difatti, la quota 100 ipotizzata dal Governo legastellato si basa sull’introduzione di un meccanismo di uscita anticipata con dei paletti: l’età minima per accedere al beneficio sarebbe di 64 anni accompagnati dai 36 anni di versamenti contributivi. Stando al parere dei sindacati, infatti, quota 100 sarebbe meno vantaggiosa dell’Ape Sociale che, invece, richiedeva il raggiungimento di almeno 63 anni di età.
Ciò, potrebbe causare il restringimento della platea dei potenziali fruitori. Secondo quanto riferito da “Today”, la misura potrebbe comportare un costo pari a 14,4 miliardi di euro fino ad arrivare a 21 miliardi nel 2028.
Secondo l’ex Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, invece, ricalcolando l’assegno previdenziale secondo il metodo contributivo a partire dal 1996 si andrà incontro ad un’ulteriore penalizzazione sull’importo che si andrà a percepire. Cosa assai diversa per la quota 41 che, invece, per via della sua complessità potrebbe subire un ulteriore rinvio.
“Abbiamo ritenuto importante sintetizzare alcuni punti rispetto ai quali si rende necessario un lavoro di approfondimento con il Governo”, chiedendo un confronto con l’esecutivo prima dell’inizio dei lavori per la nuova Legge di Stabilità.