SCIOPERO DELLA SCUOLA DEL 5 MAGGIO 2015: per Mario Giordano di A.S.La COBAS SCUOLA il miracolo di Renzi è mettere tutti i sindacati insieme per uno sciopero unitario e massiccio. Le scuole devono rimanere chiuse!

“Il miracolo di Renzi, mettere tutti i sindacati insieme per uno sciopero unitario e massiccio. Le scuole devono rimanere chiuse!”. scuolac

L’invito allo sciopero è ribadito da MARIO GIORDANO di   A.S.La COBAS SCUOLA ,che rincara: “il Governo non ascolta”. Comincia quindi ad elencare i punti inaccettabili del disegno di legge.

  1. Conferimento dei poteri al dirigente il quale redige il piano triennale e sceglie in base al curriculum, con criteri poco limpidi, il personale veicolandone le scelte didattiche, violando quindi l’articolo 33 della costituzione sulla libertà di insegnamento;
  2. La mobilità del personale definita dalla contrattazione d’istituto passerebbe nelle facoltà e desideri dei dirigenti;
  3. Svilimento degli organi collegiali, a partire dalla definizione del POF che sarebbe prodotto solo dal dirigente;
  4. Finanziamento dei privati che potrebbero anche “pulire” il danaro, riciclando quello sporco, perché “quale luogo migliore della scuola per fare operazioni del genere?”;
  5. Premialità sempre a discrezione del dirigente che innescherebbe una guerra fra poveri, fra precari e personale di ruolo.
  6. Mancanza di argomentazione sulla scuola dell’infanzia e sul personale ATA, che di fatto viene ignorato, mentre di contro la finanziaria prevede un taglio di un migliaio di posti proprio fra gli ATA.

L’elenco potrebbe continuare. Si ferma ribadendo che si rivendica anche il rinnovo del contratto fermo al 2009 e l’immissione in ruolo anche per il personale di seconda fascia, che questo disegno invece annulla. Invito quindi allo sciopero e alle manifestazioni che si terranno in più città, per il Sud a Bari.

La riforma è inaccettabile a cominciar dalla nuova figura del dirigente il quale potrà scegliere, da un organico funzionale, quali docenti saranno di serie A e quali di serie B, ossia chi andrà nelle classi e chi rimarrà a disposizione. Si sofferma anche sulla valutazione del neo-immesso, cioè chi è nell’anno di prova, che potrà essere valutato e licenziato dal solo dirigente, senza cioè che vi sia un comitato di valutazione, composto quindi da più persone. Ribadisce quindi l’importanza dello sciopero unitario di tutti i sindacati.

Ribadisce le rivendicazioni, a cominciare dal rinnovo del contratto, e brevemente ricorda anche che i 6 giorni di ferie di permesso giustificato vengono a perdere di significato; che la discussione non è avvenuta come invece sarebbe di prassi; che il personale ATA non è preso in considerazione.

Si sofferma sulla nota comparsa la serqa precedente nella quale si annuncia che le prove INVALSI saranno spostate in altra data a causa dello sciopero. “è antisindacale e pertanto non è legittimo che lo facciano, dal nazionale si sta pensando a come impedire ciò”.

Il Governo non ha mai ascoltato i sindacati” e che intende invece procedere nell’approvare in disegno. Ribadisce che lo sciopero è stato indetto anche per il mancato avvio delle procedure per il rinnovo del Contratto. Questo finora ha comportato la perdita di circa 5 mila euro per ogni dipendente, cifra da raddoppiare se consideriamo che il rinnovo non si è svolto per due volte, quindi si potrebbe affermare che la perdita è stata almeno di 8 mila euro. Di contro nel privato il rinnovo invece c’è stato. Stessa penalizzazione economica anche per i pensionamenti. Soffermandosi sempre all’aspetto economico ricorda che il fondo di 200 milioni che il disegno prevede di consegnare direttamente nelle mani dei dirigenti, sarà rivolto solo al 5% dei docenti che saranno ritenuti “meritevoli” dal dirigente scolastico, in base a non meglio specificati “meriti”.

“L’unica arma che abbiamo è lo sciopero”

MARIO GIORDANO

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