Dopo la recente dichiarazione del Capo Dipartimento del Miur, Dott.ssa Stellacci, secondo cui il Ministero starebbe“accertando l’effettiva consistenza dei dati , per le immissioni in ruolo 2013 i posti ci sono e vanno pretesi.
La cosa importante da fare ora, infatti, è controllare il numero di pensionamenti in base alla provincia e alla classe di concorso per capire quali siano le reali possibilità di entrata in ruolo nel settembre 2013 per i vincitori del concorso. Non c’è dubbio che assumeremo tutti gli 11.542 vincitori del concorso. Ma qualora fosse proprio impossibile per mancanza di posti disponibili farlo in due anni potremmo spingerci anche a settembre 2015 in quanto la normativa vigente prevede la triennalità delle graduatorie“.
Queste dichiarazioni, che ci sentiremmo di definire incaute, ci hanno fatto sobbalzare sulla sedia, e non certo per una soverchia fiducia nei confronti di una poco probabile benevolenza dei governi, tanto del presente quanto del passato o del futuro prossimo.
L’attuale concorso, ancora in fase di svolgimento, è stato bandito dal Decreto del direttore generale per il personale scolastico n. 82 del 24 settembre 2012. La legge di riforma del Mercato del Lavoro presentato dal Ministro Elsa Fornero è entrata in vigore il 28 giugno 2012. Ci saremmo aspettati, dunque, che il calcolo dei posti da mettere a concorso, fondato sul numero dei pensionamenti preventivati, e sia pure ammettendo un certo margine di errore, fosse stato effettuato sulla base della nuova normativa, e non certo di quella precedente: si tratta pur sempre di Ministeri facenti capo allo stesso governo, o sbagliamo?
Va anche notato che il calcolo sulle disponibilità aveva trovato anche l’accordo del Mef (come i precedenti, parte dello stesso governo – che, arcigno e severissimo com’era, se ci fosse stato qualche errore se ne sarebbe senz’altro accorto).
Il Ministro Profumo HA AFFERMATO che “per quanto riguarda i prossimi concorsi per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola, sono in programma due bandi di concorso: uno prima dell’estate e il secondo nella primavera del 2013. Il primo, che si svolgerà secondo le vecchie regole, quindi quelle attuali, riguarderà i posti disponibili negli anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015. […] I posti a concorso sono circa 7.400 e sono stati validati dal Ministro dell’economia e delle finanze sulla base dei pensionamenti dell’anno precedente.”
Non si trascuri la chiusa della citazione, e il riferimento al fatto che il calcolo dei posti è stato effettuato anche tenendo conto dei pensionamenti dell’anno precedente. Dunque, nonostante le 22.000 immissioni in ruolo dello scorso anno, a settembre 2012 erano ancora disponibili quasi 12.600 posti.
Infatti al 26 luglio 2012 erano disponibili 33.700 posti liberi, così ripartiti:
· 2.469 Infanzia Comune
· 6.095 Primaria Comune
· 13.331 Primo Grado Comune
· 8.378 Secondo Grado Comune
· 232 Personale educativo
· 3.195 Sostegno (tutti gli ordini)
Dopo le 21.112 assunzioni corrispondenti ai pensionamenti sono dunque rimasti disponibili in organico di diritto 12.588 posti, a cui vanno aggiunti i 10.009 lasciati liberi dai nuovi pensionamenti. In totale, dunque sono disponibili 12.588 + 10.009 = 22.589 posti (da distribuirsi al 50% tra le graduatorie ad esaurimento e quelle risultanti dal concorso in atto), quasi 600 posti in più dei 22.000 posti previsti dal piano triennale di immissioni in ruolo per l’anno 2013-14.
“Dettagli”, non precisamente irrilevanti, che, chissà perché, gli stessi sindacati sembrano intenzionati a trascurare del tutto, rischiando di fornire tra l’altro al Miur una scusa qualora volesse rimangiarsi la parola!
Sempre pronti a riconoscere eventuali fallacie nei nostri calcoli e nei nostri ragionamenti, gradiremmo sulla questione fosse fatta un po’ di chiarezza.