Stellantis: quale futuro per gli stabilimenti e per i Lavoratori e le Lavoratrici?

I lavoratori Trasnova protestano davanti ai cancelli di Stellantis, a rischio 400 posti di lavoro.

Dopo le dimissioni di Tavares, negli stabilimenti l’aria che si respira è pesante. Sono molte le incognite che aleggiano sui lavoratori, con seri rischi di tagli al personale.

In alcuni stabilimenti le prime contestazioni sono già iniziate: come la mobilitazione a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, dove 400 lavoratori delle aziende dell’ indotto stellantis sono a rischio licenziamento. Nonostante settimane di scioperi, incontri in prefettura e ripetuti appelli per trovare una soluzione condivisa, il contratto con Trasnova, in scadenza il 31 dicembre 2024, non verrà rinnovato.

È oltre un anno che denunciamo la grande crisi del settore automotive ed il Governo ha eliminato 4,5 miliardi di euro di incentivi per le auto non inquinanti.

Dobbiamo stare al fianco dei lavoratori perché quello che si prospetta è un inverno veramente duro.

Quello che sta accadendo con Stellantis è semplicemente disgustoso. Un tracollo economico annunciato dalle politiche pseudo-green imposte da Bruxelles. Abbiamo una persona che rischia di chiudere fabbriche, licenziare migliaia di dipendenti e lasciare con un bottino di decine di milioni di euro, mentre gli azionisti restano impassibili. Da italiani, ci sentiamo offesi dalla gestione degli Elkann.

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